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Corleto Perticara

Corleto Perticara, Potenza, Basilicata

Storia: Le Origini e le Vicende di Corleto Perticara

Le Radici nella Provincia Lucana

Corneto, noto anche come Perticara, si insinua nella competizione con altri rinomati luoghi della provincia lucana, non solo per la sua dimensione ridotta ma per gli avvenimenti di spicco che hanno segnato la sua storia. Situato su un colle e circondato dalle terre della Guardia e di Laurenzana, Corneto ha affrontato i secoli con il suo fascino discreto e le sue testimonianze storiche.

Il Primo Avvenimento e le Tracce della Desolazione

Nel 1194, durante la persecuzione dell'Imperatore Errigo, soprannominato l'Aspro, Corneto fu teatro di uno degli eventi più significativi. In questo contesto di turbolenze politiche, il borgo subì pesanti devastazioni, specialmente durante il furore delle armi che colpirono in particolar modo la Terra di Corneto. Il risultato fu la desolazione totale, costringendo gli abitanti a lasciare le loro terre.

Il Mistero delle Origini

La mancanza di una ricerca storica approfondita e documentata rende enigmatiche le origini di Corleto Perticara, spingendo la sua storia sino al XII secolo. Il primo nucleo abitativo si sviluppò attorno a un forte massiccio, eretto strategicamente e attribuito ai Normanni durante la loro espansione nel meridione italiano. Nonostante la quasi totale distruzione durante i bombardamenti statunitensi del 1943, restano tracce di quest'antica roccaforte, ora integrata nel moderno Palazzo degli Uffici che ospita il Municipio.

Dominazioni e Insorgenze

La storia di Corleto Perticara è intessuta di continue conquiste e colonizzazioni. Dai Normanni ai Suebi, dagli Angioini agli Aragonesi, i corletani hanno vissuto sotto svariati dominatori, passando da un feudatario all'altro. Nel XVII secolo, divenne marchesato di Casa Costanzo sotto l'imperatore Carlo V, per poi passare ai Riario fino alla fine del sistema feudale.

Nel Cuore del Risorgimento

Durante il dominio borbonico, Corleto Perticara si distinse come un fervente centro liberale, giocando un ruolo di primo piano nell'insurrezione lucana contro la dinastia. Il 16 agosto 1860, in Piazza del Fosso ribattezzata in Piazza del Plebiscito, la dinastia borbonica fu dichiarata decaduta, segnando un capitolo importante nella storia del paese. La toponomastica stessa celebra il periodo del Risorgimento con strade intitolate a personaggi e eventi legati all'insurrezione antiborbonica.

Dalle Insorgenze al Brigantaggio

Dopo il 1860, Corleto Perticara fu coinvolto nel fenomeno del brigantaggio postunitario, con alcuni corletani che si unirono agli oppositori dell'unificazione dell'Italia.

La Seconda Guerra Mondiale e la Ricostruzione

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il paese subì pesanti danni dai bombardamenti statunitensi sui tedeschi in fuga. Il 60% delle abitazioni fu raso al suolo, con interruzioni prolungate dei servizi elettrici e idrici. La ricostruzione, portata a termine nel 1978, richiese sforzi umani ed economici considerevoli, ma Corleto Perticara emergé come un simbolo di resilienza e rinascita.

Monumenti e Luoghi di Culto a Corleto Perticara: Un Viaggio nella Storia e nella Devozione

Chiesa Madre di Santa Maria Assunta

La maestosa Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta, risalente al Seicento, si erge imponente davanti alle ampie scalinate di Via Gorizia. La facciata, restaurata nel 1966 da Sebastiano Paradiso, custodisce rilievi in stucco raffiguranti San Francesco, la Madonna con cherubini e San Rocco. I portoni in legno intarsiato di Domenico Donnoli, il campanile con cupola arabeggiante e l'interno con altari di marmo policromo, pulpito e coro intarsiato, rappresentano un patrimonio artistico di notevole pregio.

Chiesa Nuova di Sant'Antonio da Padova

Edificata nel 1958 in Via Trento, la Chiesa Nuova di Sant'Antonio da Padova sorge sulle rovine di un antico convento distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Di stile contemporaneo, la chiesa presenta una facciata imponente in pietra di Teggiano. All'interno, si trova il simulacro ligneo del Santo, del XVIII secolo, portato in processione ogni 13 giugno.

Cappella della Natività della Vergine Maria (Santa Domenica)

La più antica del paese, situata nel Rione Costa, la Cappella della Natività della Vergine Maria, con la sua austerità, è un luogo di devozione affacciato sulle strette viuzze. L'interno, arricchito da un altare con l'immagine della Madonna Bambina, custodisce la leggenda di un ritrovamento miracoloso nei pressi del luogo in cui sorge la chiesa.

Chiesa della Madonna di Monte Auro

Immersa nelle colline corletane, la Chiesa della Madonna di Monte Auro sorge su una collinetta con vista panoramica sulla vallata. Questo luogo di culto incarna la spiritualità e la storia, con la statua benedetta dal papa Paolo VI e l'antica statua della Madonna Nera. La chiesetta è aperta tutto l'anno, accogliendo i visitatori in un'atmosfera di sacralità e serenità.

Cappella Gentilizia di San Giovanni Battista (1917)

Opera dell'Arciprete don Carlo Sarconi, questa cappella ospita la statua in cartapesta di San Giovanni Battista, realizzata dal maestro cavaliere Luigi Guacci. Don Carlino, figura caratteristica della comunità, è stato immortalato da Carlo Levi nel suo "Cristo si è fermato ad Eboli".

Monumenti

Resti del Castello Normanno (Palazzo degli Uffici)

I resti del Castello Normanno, ora Palazzo degli Uffici e sede municipale, narrano di un passato di forza e nobiltà. Nonostante le trasformazioni subite nel corso dei secoli, questi resti conservano la maestosità di un'epoca passata.

Fontana Vecchia in Corso Pietro Lacava

Una testimonianza di riconoscenza al Municipio è la Fontana Vecchia, eretta nel 1863. Realizzata interamente in pietra, presenta volute sul frontone e due abbeveratoi ai lati. La dedica sottolinea il desiderio della comunità di avere una fonte pubblica.

Luoghi Naturali

Fontane, Sorgenti d'Acqua, Bosco di Sant'Elìa

La natura si svela a Corleto Perticara attraverso fontane, sorgenti d'acqua e il fitto bosco di Sant'Elìa. Questi luoghi incantati offrono un rifugio per chi cerca tranquillità e contatto con la natura.

Località Pietra Iaccata

Nell'area boschiva lungo la Strada Statale 103 di Val d'Agri, la sorgente di Pietra Iaccata sgorga da una fenditura nella roccia a 1.100 metri sul livello del mare, un'oasi incontaminata che si fonde con la storia e la bellezza del territorio.


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