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Marsicovetere

Origini antiche: Marsicovetere ha origini antiche, confermate dai resti di un'antica civitas nota come Vertina. La famiglia romana dei Bruttii Praesentes costruì un'ampia villa nel II secolo, che divenne la residenza dell'imperatrice Bruzia Crispina.
Svevi e Angioini: Nel periodo svevo, Marsicovetere fu fortificato e successivamente passò alla Contea di Marsiconuovo. Durante la Congiura dei Baroni nel 1334, il luogo fu rifugio di Angelo Clareno, un francescano spirituale. Nel periodo angioino, il castello appartenne ai Sanseverino.
Dominio dei Caracciolo: Nel 1468, il re Ferdinando I di Napoli donò Marsicovetere a Ettore Caracciolo Pisquizi. Nel 1646, il feudo fu elevato a Principato e rimase sotto il controllo dei Caracciolo fino al 1777. Successivamente, il feudo fu venduto ai Brussone.

XIX secolo: Nel 1857, un violento terremoto danneggiò gravemente il paese, segnando l'inizio di una crisi che portò a una massiccia emigrazione. Nel 1861, Marsicovetere fu annessa al Regno d'Italia nonostante le tensioni con i briganti.
XX secolo: Marsicovetere attraversò una fase di sviluppo negli anni '50, soprattutto grazie all'espansione della frazione di Pedali, poi rinominata Villa d'Agri. Questo ha portato a cambiamenti significativi nella demografia e nell'economia.

Architettura religiosa: La Chiesa madre dei Santi Pietro e Paolo, la Chiesa della Beata Vergine Addolorata, e il Santuario della Madonna del Volturino sono importanti edifici religiosi del luogo.

Architettura civile: La Villa dell'Imperatrice, la Villa romana di Marsicovetere, il castello medievale (rimasto in parte), Palazzo Caracciolo, Palazzo Piccininni, Palazzo Tranchitella, e altri edifici rappresentano importanti patrimoni architettonici e storici del luogo.

Aree naturali: Il Monte Volturino è un'area naturale valorizzata dagli impianti sciistici con una pista da sci e skilift.

I Sapori: I profumi autentici di Marsicovetere si manifestano attraverso sapori genuini. Oltre ai prelibati cavatelli e agli strascinati, entrambi preparati artigianalmente, conditi con salse o gratuggiati con rafano, i piatti locali offrono un'esperienza culinaria indimenticabile.
Tra i tesori gastronomici particolarmente apprezzati spiccano i salumi, con il prosciutto crudo preparato secondo le antiche tradizioni artigianali. Questo gustoso prodotto è anche il protagonista di una sagra che da trent'anni celebra la sua eccellenza, così come il tartufo, autentico gioiello della Val D'Agri e delle vette del Volturino. Oltre al rinomato "scorzone", è possibile deliziarsi con altri varietà di tartufo, tra cui il pregiato "tartufo bianco". Entrambi questi prodotti preziosi contribuiscono a elevare i piatti cucinati a Marsicovetere, accompagnati dalla squisita Denominazione di Origine Controllata "Terre dell'alta Val D'Agri" e altri vini lucani.

Cosa fare:
Marsicovetere si presenta come una destinazione ideale per ogni stagione, trasformandosi in un paradiso per gli amanti dello sci durante l'inverno e offrendo una location perfetta per vacanze attive in estate, permettendo la pratica di svariate attività all'aperto.
I versanti del monte Volturino sono caratterizzati dalla presenza di faggi, castagni, cerri, aceri e carpini, conferendogli un'atmosfera unica. Questa vetta, la terza più alta nel Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, è abitata da rare specie animali, tra cui la lontra, il lupo e il gatto selvatico. Durante escursioni nei boschi è comune avvistare ricci, volpi, scoiattoli e cinghiali, mentre tra i volatili spicca il maestoso nibbio reale. Posizionata nel cuore della Val D'Agri, Marsicovetere gode di tutte le ricchezze ambientali e naturalistiche di questa splendida regione, considerata tra le più affascinanti della Basilicata. I colori intensi, i borghi caratteristici intrisi di storia, cultura e tradizioni sacre contribuiscono a creare un'atmosfera unica. Tuttavia, ciò che rimane indelebile nella memoria è la natura rigogliosa e mutevole della Val D'Agri, con dolci colline, fertili pianure, campi e boschi dalle tonalità intense. Scendendo dalla cima su cui sorge il centro abitato, si trova la Fonte del Copone, una sorgente ricca di acqua oligominerale, che aggiunge un tocco di purezza a questa già straordinaria cornice naturale.


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